Laser Frazionato non ablativo Lux 1540

L’uso del Laser Frazionato non ablativo nel trattamento degli esiti cicatriziali da ustione e post-traumatici

Introduzione
Il trattamento delle cicatrici ipertrofiche è ancora oggi complesso. Alla domanda “si può fare qualcosa per le mie cicatrici?” il medico non può rispondere ancora con assoluta certezza. Una nuova tecnologia si è però aggiunta alle possibili soluzioni: il LASER frazionato non ablativo. Tramite la fototermolisi ottenuta a livello dermico, fino ad una profondità massima di 950µm, si istaura un processo ripartivo che porta alla sostituzione del tessuto coagulato con uno vitale neoformato non cicatriziale eutopico.

Materiali e Metodi
L’apparecchiatura utilizzata è un Laser Frazionato non Ablativo 1540. Gli autori presentano una casistica iniziale con un follow-up massimo di 10 mesi. Nello studio sono stati annoverati pazienti con esiti cicatriziali post-traumatici, esiti da ustione e cicatrici cheloidee. Ad ognuno di essi è stata fatta compilare una scheda nella quale è stata annotata l’evoluzione della

Conclusioni:
I risultati ottenuti, definibili incoraggianti, hanno tenuto conto delle “sensazioni” dei singoli pazienti esplicate attraverso la compilazione della scheda. Per ognuno di essi si è assistito ad un progressivo miglioramento di tutte le proprietà qualitative del tessuto cicatriziale (pigmentazione, elasticità, morbidezza, idratazione) e della fibrosi.


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